A caccia di Cappellacci…
giugno 8th, 2010(Avvertenze: contenuto satirico. Agitare prima dell’uso)
Andrea: "Pietro, questa volta lo teniamo sull'isola!"
Tutta la tournee di propaganda fu scandita dagli interventi televisivi di Berlusconi sulle reti nazionali e da simpatici teatrini nei quali, al lato di Ugo, incitava la folla a gridare il suo nome: “Silvio Silvio Silvio Silvio!”. Ugo divertito batteva le mani e gridava anche lui. Anche se il vero picco di comicità si raggiunse quando il Presidente del Consiglio chiamò alcuni amici conosciuti in erasmus: “Pronto Putin, come stai? Senti stiamo vendendo delle imprese… te le compri tu? Dai che così salviamo l’economia sarda”, che risate, che coppia: meglio di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia!
Anche Ugo si era divertito durante la campagna elettorale e, anche se non parlava molto, stava sempre ridendo. Non a caso il suo slogan era: “La sardegna tornerà a sorridere”. Purtroppo molte persone hanno preso sul serio quelle promesse, non capendo che si diceva tanto per dire, per sorridere, appunto.
E così, per chi non conoscesse la storia, Cappellacci viene eletto Presidente della Regione Sardegna, la sua spalla comica lo ha abbandonato e Ugo si è ritirato da allora a vita privata. I pochi che lo conoscevano si sono dimenticati di lui, molti dei suoi elettori lo rimpiansero: “peccato, proprio ora che bisognava iniziare a sorridere!”. Ma all’improvviso, il 25 marzo, dopo un mese di occupazione dell’Asinara il nostro Presidente torna a far parlare di se: “Il prossimo Consiglio Regionale si terrà all’Asinara“ disse. E così fu.
Il 30 marzo, Cappellacci si imbarca sulla Sara D con un esercito di politici e giornalisti per andare a trovare i nostri cassintegrati. In quell’occasione (vi ricordate?) promise: “oggi il bando internazionale, entro il 9 aprile l’accordo Eni-Ramco”. Andrea Spanu, uno degli operai sull’isola (dai, quello con gli occhi azzurri) lo prese in contropiede: “Ho molto apprezzato le sue parole, Governatore, e mi sono quasi commosso per l’impegno da voi mostrato. Tuttavia devo dirle che rimango scettico, e la sfido davanti ai giornalisti presenti a mantenere la parola data”. Ugo Cappellacci, stringendo la mano di Andrea, accettò la sfida.
30 marzo… come passa il tempo, eh? Oggi è 8 giugno, l’accordo Eni-Ramco come tutti saprete è saltato per colpa del cattivo lavoro fatto dai politici, e il reality reale degli operai della Vinyls ha superato il triste traguardo dei 100 giorni. Sono passati più di due mesi e Ugo durante tutto questo tempo è stato un fantasma. Queste abitudini del Governatore di scomparire a suo piacimento, dimenticandosi delle promesse fatte, è molto fastidiosa e sta compromettendo notevolmente la sua immagine tra i sardi. Fortunatamente per lui, gli offriamo un’ultima possibilità.
Il 15 giugno il Ministero dello sviluppo economico ha organizzato un incontro con i presidenti delle regioni Sardegna, Veneto ed Emilia Romagna, i commissari della Vinyls e i sindacati nazionali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl). Signor Presidente, Ugo Cappellacci, gli operai dell’isola dei cassintegrati le rinnovano questo invito. È la sua ultima possibilità per schierarsi al nostro fianco. Speriamo che non ci deluderà.
di Marco Nurra
0 comments :
Posta un commento