L’Eni viene smascherata…e accusa i commissari!
maggio 26th, 2010Ecco il dialogo, ecco come si risponde alle legittime richieste di un operaio che chiede come mai si voglia chiudere la chimica in Italia (Porto torres, Porto marghera e Ravenna) perdendo 15.000 posti di lavoro, in un mercato del PVC che non è affatto in crisi, e di cui l’Italia è uno dei maggiori consumatori.
Successivamente, riflettendo sulla gaffe da loro commessa (Cosa voleva quell’operaio da noi? Parlare?! Ma è impazzito?) l’ufficio stampa dell’Eni, con una mossa comunicativa da manuale, ha convocato a colloquio il suddetto operaio, Tino Tellini. Possiamo immaginare la sede dell’ufficio stampa ENI più o meno come le centrali di controllo della NASA, tutti indaffarati e a premere pulsanti, a trovare soluzioni brillanti per problemi impossibili.
Ecco il problema a cui l’ufficio stampa si è ieri trovato a dover risolvere: come far capire ai dirigenti ENI che può essere controproducente mettere alla porta un operaio? Come dir loro che la gente nota quando un’azienda agisce in maniera opposta a quello che dice?
La soluzione del problema è impossibile: l’ENI è governata da persone anziane che non hanno idea di cosa sia la comunicazione, la responsabilità sociale, internet. Ci vorrebbero secoli per cambiare le teste dell’ENI. Allora ecco il piano B: convocare a colloquio Tino Tellini per riparare al danno commesso Leggi il resto di questa notizia »
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