Domenica 23 maggio 2010
LA COMUNITA'
"Noi ebrei, stanchi e arrabbiati
pronti a un'altra via Domodossola"
Angelo Sermoneta, detto "Baffone", rievoca gli scontri del '92 e avverte: "Basta con gli attacchi". L'anima dura del Ghetto racconta la rabbia dei giovani pronti a battersi. "Sono passati sessant'anni e la storia non cambia. Non abbiamo paura"
di GABRIELE ISMAN "C'è rabbia nel Ghetto. Una ventina di giorni fa io e Riccardo Pacifici abbiamo dovuto fermare un gruppo di ragazzi che voleva attaccare di nuovo le loro sedi, farne una nuova via Domossola". A parlare è Angelo Sermoneta, detto Baffone, 62 anni, anima del Circolo I ragazzi del '48, nei dintorni del Portico d'Ottavia, e anima dura della comunità ebraica romana, presieduta da Pacifici.In via Domossola, il 5 novembre 1992 un centinaio di ragazzi della comunità, in risposta a precedenti provocazioni dei neofascisti, assalì la sede del Movimento politico occidentale - guidato da Maurizio Boccacci fino allo scioglimento nel 1993, dopo l'entrata in vigore della legge Mancino - causando due feriti e diversi danni alle strutture. Per la città fu un pomeriggio di tensione e di panico. Diciotto anni dopo, Boccacci è di nuovo indagato per le scritte offensive di Militia, e nelle intercettazioni di aderenti al movimento emerge il piano per colpire Pacifici. "Via Domossola per loro, sconfitti dalla Storia, è stata una Caporetto. Gli portammo via anche la bandiera. Alcuni ragazzi della comunità erano pronti a partire. Erano tanti, ed erano già nei box con i motorini: noi li abbiamo convinti a desistere, li abbiamo fermati" dice Sermoneta, al termine dello shabat, il sabato ebraico. Leggi il resto di questa notizia »
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